Strappare lungo i bordi

By Pierpaolo Alessio on 28 Novembre 2021 — 1 min read

La serie di Zerocalcare mi è piaciuta. Molto. Anagraficamente sono dritto nel mirino delle paranoie esistenziali della generazione a cui parla? Si.

La cosa che mi piace di più è proprio il titolo, e come viene usato nelle puntate per raccogliere il filo delle divagazioni.

All’asilo mi davano una fotocopia da ritagliare, ma non con le forbici, con un punteruolo spuntato e un foglio di gomma da mettere sotto per non rovinare il banco. E io un foro dopo l’altro ricavavo la forma voluta, che però non era mai tagliata giusta e aveva sempre i bordi seghettati e sfrangiati.

Per tutto il percorso scolastico da lì all’università, questo pattern del punteruolo viene applicato a tutto. Invece dello strumento giusto e della fiducia, ti danno uno strumento spuntato e qualcosa da mettere sotto, per non sporcare o rovinare tutto.

Poi di colpo tra 19 e i 25 anni ti ritrovi in mano strumenti affilatissimi e un sacco di responsabilità e ti dicono di ritagliare, appunto, lungo i bordi, ma tu lo hai sempre fatto con uno strumento spuntato e o ti fai male, o fai male a qualcuno, o rovini il banco.

Ci sarà una via di mezzo tra i preforati, i punteruoli spuntati e lanciare tardolescenti a correre verso il futuro con delle forbici affilatissime e aperte in mano?