Siamo passati dal momento in cui dischi e nastri prima, supporti digitali poi ci permettono una infinita e super definita riproducibilità tecnica, a un momento in cui è possibile la generatività tecnica.
Per “generativo” non intendo la capacità di creare da zero come sforzo artistico creativo, ma la capacità di creare qualcosa di nuovo e di notabile dal rumore di contenuto che abbiamo intorno.
Per consentire agli algoritmi di machine learning di produrre un materiale digitale, delle mani umane devono inserire delle indicazioni perfettamente progettate per ottenere un risultato che assuma il significato voluto.
Il materiale così generato diventa media nel momento in cui è usato per descrivere una storia e nel momento in cui assume significati diversi da quelli che sono stati usati dagli input che li hanno generati.
Gli strumenti che usiamo generano cose potenzialmente noiose o inutili.
Siamo noi a dare a quei prodotti o a quei media i significati aggiuntivi di cui mancano al momento della genesi?