Una definizione dei social media

By Pierpaolo Alessio on 30 Luglio 2018 — 1 min read

La gestione dei social network non è una scienza, è uno studio di un sistema eteromorfico a incastro cognitivo scalare con effetti di tipo esponenziale e para-realistico.

Eteromorfico perché si basa e si evolve sulla eterogeneità di chi li popola, nel bene e nel male. (Non eteromorfo perché non è stabile)

A incastro cognitivo scalare perché se non ci sono solide basi informative non è possibile costruire conoscenza diretta e indiretta di concetti complessi.

Effetti esponenziali perché se si incastrano (da sopra) i fattori nel modo giusto e l’eterogeneità del sistema riconosce un pattern, si ha una ridondanza di 1^n dove n è il numero di persone che vedrà gli effetti diretti o indiretti della ridondanza, ridondanza gestita dagli algoritmi dei gestori dei diversi social, gratis o a pagamento.

Para-realistico perché gli effetti non corrispondono mai alla realtà nella sua interezza e complessità. Gratis o a pagamento.

Nel 2009 era così https://www.ted.com/talks/alexis_ohanian_how_to_make_a_splash_in_social_media#t-245685

Adesso è così: https://www.ted.com/talks/james_bridle_the_nightmare_videos_of_childrens_youtube_and_what_s_wrong_with_the_internet_today

Ma la cosa bella di tutto questo è che questa è una opinione e potrebbe avere validità solo per i prossimi 25 minuti, finché qualcuno non se ne inventa una migliore.